venerdì 25 dicembre 2009

Cosmetici: Non testato sugli Animali VS Sostanze Nocive


A mio avviso c'è ancora un CAOS TOTALE nel mondo dell'informazione sui prodotti cosmetici.
Partiamo dal fatto che fino al 2013 non entrerà in vigore il bando totale di testare i cosmetici sugli animali, ciò significa che fino ad allora ogni anno 40.000 esemplari continueranno ad essere sfigurati e bruciati da cosmetici vari (creme, shampoo, rossetti, ecc.), poiché tuttora i test avvengono sui singoli ingredienti. Così, per la legge italiana un'estetica consapevole può attendere, consentendo la morte di innocenti e succubi cavie, conigli e topi. Alla faccia dell'etica!!
Andiamo avanti: il test sul prodotto finito è vietato in Europa, così come la vendita di prodotti realizzati e testati fuori Europa.
Ma la vera discriminante del prodotto Cruelty Free è proprio il test fatto sugli ingredienti! Ecco la differenza!
Ma...perché c'è un ma...lo Standard internazionale "Non testato su animali" prevede che l'azienda produttrice debba non testare sugli animali il prodotto finito, né commissionare a terzi tali test sul prodotto finito;
non testare i singoli ingredienti, né commissionare a terzi questi test;
mentre per gli ingredienti comprati già testati dai fornitori, deve dichiarare che questi test sono avvenuti prima di un dato anno a sua scelta, e impegnarsi a non comprare ingredienti testati dopo quell'anno.
Ma la stessa normativa impone che vengano fatti test sugli animali – qualora non esistessero forme alternative di test – a nuove materie prime (in genere di sintesi) immesse sul mercato.
(Il divieto di sperimentazione sulle materie prime è entrato in vigore da marzo 2009 sebbene con alcune importanti deroghe).

Il che significa, eticamente, NON usare più alcun ingrediente (chimico, di sintesi) nuovo.
Mentre l'azienda può usare ingredienti completamente vegetali o anche di sintesi ma già in commercio prima dell'anno scelto.
Ed eccola la nota dolente, sì, hai letto bene: di sintesi!!! Già, perché possiamo intossicarci avanti!!
Quindi tutti i produttori di cosmetici che affermano di non testare i loro prodotti sugli animali in realtà fanno delle eco-furbate, in quanto già la legge impone di non testare i prodotti finiti sugli animali.

La LAV ha promosso lo Standard Internazionale "Non Testato sugli Animali" in cui rientrano poco più di una dozzina di aziende produttrici italiane.
La lista è disponibile in net, riporta nomi di aziende che non usano prodotti testati sugli animali (anche da poco), aziende che usano prodotti animali nei loro prodotti e aziende che usano ingedienti sintetici, nonché aziende come THE BODY SHOP che ha la certificazione ma fa parte dell'Oréal che invece i test li fa eccome su tutti gli altri suoi prodotti!!
La LUSH usa sia prodotti animali che prodotti sintetici (alla faccia della loro voluttuosa performance di marketing! Naturali non lo sono per niente...leggere gli INCI per credere!!) come il SLS.
Anche l'ERBOLARIO pasticcia i suoi prodotti con ingredienti sintetici.
Inoltre anche Coop, Cibe, Natyr fanno parte della stessa cricca.
Coop è un supermercato e appartiene alla grande distribuzione, Cibe, Erbolario e Lush sono prodotti più o meno da erboristeria, Natyr è in vendita nelle botteghe del commercio equo e solidale...

Insomma, nel caos totale vien fuori che per legge siamo abbastanza etici ma non siamo sicuri di spalmarci sulla pelle cosmetici non dannosi per noi e l'ambiente che ci circonda (anche qui è da ricordare che sulla Terra ci viviamo noi e se continuiamo a trattarla come una pattumiera significa che ci piace vivere nella cacca!!). Dilemma difficilmente risolvibile quasi quanto un dubbio amletico!!

Per concludere, faccio notare che il test sugli animali non serve a un bel niente, consente soltanto alle aziende produttrici di essere a posto con la legge, una legge insulsa che impone loro di effettuare questi test per poi consentirgli di immettere i prodotti sul mercato.
Attenzione però: il test effettuato tutela la casa produttrice di fronte alla legge e non il consumatore finale, perché ci sarà sempre un primo essere umano che utilizzerà il prodotto e farà da cavia, possiederà una fisiologia umana (e non animale) e correrà di persona il rischio di andare più o meno incontro ad un'allergia o ad un'intossicazione, contrariamente a topi, cavie, conigli, su cui i test già effettuati non hanno dato riscontri negativi.
Proprio grazie a queste leggi risulta che alle aziende produttrici prive di scrupoli non gliene frega un bel niente di utilizzare ingredienti poco costosi e sintetici, tanto più che per rendere il prodotto accattivante è sufficiente una politica di marketing mirata a circuire e a lobotomizzare il povero consumatore ignaro ma estasiato dal risultato promesso.
Promesse false, fatte a vuoto, ricordatelo bene! Prima di comprare o di usare un prodotto cosmetico leggi l'etichetta...e poi decidi!

Ok, ok, oggi mi sento particolarmente polemica!
Perché non è vero che a Natale siamo tutti più buoni!!!!


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